Fare l’aliyah è sicuramente complicato, con tutte le cose da organizzare e spedire. Se poi ci si mette di mezzo anche il nostro amico a quattro zampe (ma mica solo i quadrupedi) tutto si complica ulteriormente. Certificati sanitari, liste di animali pericolosi, linee aeree che non accettano gli animali in cabina e/o non sono attrezzati per il trasporto in bagagliaio pressurizzato.
Mi rifaccio ad un articolo apparso sul supplemento METRO del Jerusalem Post del 6 maggio nel raccontarvi di un un’organizzazione che si occupa proprio di agevolare/organizzare il viaggio per chi ha animali al seguito. Evidentemente non sono pochi gli animali che fanno l’aliyah con i propri padroni, tantè che il Dott. Kreiner, il fondatore di Terminal4pets dichiara al Jerusalem Post che tra Luglio ed Agosto 2011 è previsto l’arrivo di circa 9.000 (novemila) animali.
Per fortuna in Israele non esiste una politica di quarantena per gli animali che giungono dall’estero ma i problemi organizzativi non sono comunque pochi. Terminal4Pets si occupa dei permessi sanitari, di procurare il biglietto aereo, e di accompagnarvi pure dall’aereoporto alla vostra nuova residenza.
L’organizzazione collabora con Nefesh B’Nefesh per i cittadini americani ed anglosassoni. Questa collaborazione è garanzia di serietà. L’organizzazione fa presente a tutti che gli animali possono entrare in Israele solo se hanno più di 4 mesi, non sono incinta, in buona salute e con l’antirabbica fatta (in caso contrario verrà somministrata all’arrivo). Il test del sangue per la rabbia è obbligatorio, il che significa che occorre pianificare tutto con alcuni mesi di anticipo.