Il mio ulpan e’ iniziato da una settimana esatta con oggi. Sto imparando l’ebraico al Gordon di Tel Aviv, ogni mattina mi alzo alle 6,45 perche’ devo essere in classe alle 8,15, ci vado a piedi, da casa mia sono circa 25 minuti. Abbiamo finito l’alfabeto (corsivo e stampatello) e gia’ siamo in grado di fare piccole conversazioni…Nella mia classe (alef, cioe’ per principianti) ci sono olim provenienti da molti Paesi: Turchia, Belgio, Francia, Russia, USA, Brasile e Canada. In realta’ mi aspettavo di trovare molti giovani della mia eta’, invece sono quasi tutti quarantenni e sessantenni che hanno deciso di fare i bagagli e trasferirsi qua, ricominciando magari la vita da capo. Si perche’ e’ un po’ cosi’ che ci si sente, come dei bambini che devono imparare a parlare, a spiegarsi, a farsi capire. Non mi pesa passare 5 ore all’ulpan ogni giorno (fatta eccezione per il venerdi’ e il sabato ovviamente), la mora’ (maestra) e’ molto brava e simpatica, si chiama Dina e ci fa leggere, scrivere, cantare…Giovedi’ era Tu BiShvat (il “compleanno della natura”) e, dopo averci offerto della frutta secca (datteri, fichi, prugne…), ci hanno fatto piantare una piccola pianta ciascuno nel giardino del Gordon…cosi’ adesso la mia piantina italiana crescera’ accanto a una piantina brasiliana e a una piantina belga….
2 thoughts on “L'ulpan”
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Nella mia classe la situazione di età era mista. Qualche diciottenne-ventenne e altri cinquanta-sessantenni. Di solito la cosa è abbastanza mischiata.
Io ho frequentato l’ulpan Morasha a Gerusalemme che vi raccomando caldamente, ma dovete conoscere l’inglese, perche’ si svolge in ebraico e inglese. E’ tutta improntata sulla conversazione, un metodo differente da tutte le altre ulpan.
Ci sono insegnanti a rotazione e questo e’ molto stimolante.
Anche i principianti dopo 5 mesi saranno a livello gimel.
L’eta’ si aggira tra i 20 e i 70. Molti americani e anche dei francesi. Io ero l’unica italiana.